Nella letteratura ayurvedica si trova la descrizione dettagliata dei diversi trattamenti da eseguire nella cura e nella prevenzione dei diversi tipi di disturbi.
Dall’uso delle tecniche di massaggio alla pratica di shirodhara (la colata di olio sul capo), dai vasti (bagni di olio) ai vari tipi di swedhana (pratiche di sudorazione) e tant’altro ancora. Pratiche semplici e naturali da applicare a seconda dell’esigenza, pratiche che troviamo in uso in tutte le culture del mondo (mia nonna, siciliana, pur non sapendo dell’esistenza dell’Ayurveda, era solita fare i bagni di olio di oliva caldo ai piedi prima di andare a letto la sera per avere un buon sonno “ottimo metodo per pacificare vata”). Così si scopre che l’Ayurveda non è una conoscenza “straniera” ma la conoscenza del viver sani, patrimonio dei popoli della terra, che in India si è tramandata ed è rimasta quasi integra fino ai nostri giorni.
Tutti, o quasi, gli studiosi e praticanti sono d’accordo sull’universalità della conoscenza dispiegata in Ayurveda; il problema o i dubbi insorgono quando diamo uno sguardo agli ingredienti che vengono impiegati nei vari trattamenti.
Prendiamo ad esempio gli oli da massaggio: in India esistono tanti oli che vengono utilizzati nel massaggio da applicare per risolvere particolari disturbi. Tutti i vari oli hanno alla base un olio vegetale: sesamo, cocco, calamo, senape, ecc. che, trattato con decotti di erbe medicinali di un certo tipo assumono una direzione terapeutica specifica.
Così tradizionalmente, tutti gli oli ayurvedici sono degli oli vegetali erbalizzati o medicati con erbe raccolte nel territorio indigeno-tropicale indiano. Il sistema classico per produrre un olio da massaggio è quello di unire il decotto di erbe all’olio e portarlo a continua ebollizione finché l’acqua evapori e alla fine rimanga l’olio arricchito con i principi attivi contenuti nelle piante impiegate.
La domanda spontanea che sorge è: ma le piante che crescono in India sono compatibili con la nostra struttura mediterranea? E’ possibile trovare e applicare di meglio nel nostro territorio?
A questa domanda possiamo trovare mille risposte, ma sicuramente una potrebbe essere la più logica e di facile comprensione. Per associazione di idee potremmo chiederci: E’ normale alimentarsi con avocado e papaya nel nostro territorio?
Facendo questa considerazione troviamo che sia più naturale l’utilizzo delle nostre piante officinali, dalla salvia al rosmarino, dalla melissa alla malva, dalla ruta all’eucalipto. Il nostro territorio è ricco di piante e minerali tanto quanto il territorio indiano. E allora, l’Ayurveda? L’Ayurveda è la chiave di lettura per un corretto utilizzo, perché permette di conoscere la nostra individualità più profonda e metterla in relazione alle piante o ai minerali da utilizzare.
Scoprendo la nostra natura doshica, ad esempio se siamo governati dall’umore corporeo di Pitta o che abbiamo avuto un aggravamento di Pitta potremo relazionarci a quelle piante che hanno la natura opposta a questo umore, potremo utilizzare un olio alla rosa, alla lavanda o alla menta per pacificare il fuoco di Pitta in eccesso o per prevenirne l’insorgere.
Un’altra domanda che potrebbe insorgere è: ma se nell’avocado sono contenuti dei principi attivi benefici che non troviamo in altri frutti presenti nel nostro territorio, perché non utilizzarlo?
Allora quali sono gli ingredienti giusti da utilizzare per la formulazione di un preparato terapeutico o un olio da massaggio, secondo l’Ayurveda? La risposta logica è: TUTTI. Sì, proprio tutti.
Possiamo utilizzare gli oli indiani con piante tropicali così come possiamo utilizzare le piante che crescono nel nostro territorio; ciò che è importante è scoprire la natura di ciascun ingrediente e metterla in relazione alla nostra personale natura. L’aspetto in cui dovremmo di più soffermarci è quello dell’utilizzo di ingredienti naturali, non inquinati, non esposti ad agenti nocivi; questo è sicuramente il punto in cui oggi dovremmo mettere maggiormente l’attenzione.
Nelle prossime settimane arricchiremo il Portale AYURVEDAITALIA con tre nuovi capitoli: LA MATERIA MEDICA AYURVEDICA (dove verranno inserite tutte le varie piante officinali utilizzate in India), LE NOSTRE PIANTE AYURVEDICHE (un contenitore dove trovare le nostre piante ed il loro utilizzo secondo i principi ayurvedici), GLI OLI ESSENZIALI (l’utilizzo dell’anima delle piante relazionata all’Ayurveda).
Chiunque può partecipare a riempire questi tre contenitori, basta inserire il proprio materiale in questa casella di posta elettronica: redazione@ayurvedaitalia.it