Provate ad osservare i volti delle persone e considerando le specifiche caratteristiche proprie di ciascun dosha, riuscirete a decifrare chi avrete davanti, se un soggetto è Vata, Pitta o Kapha.
Ricordiamoci però che siamo il frutto della combinazione dei tre dosha e che quindi a nessun viso si può attribuire un dosha soltanto.
IL VISO DI VATA è lungo, ossuto e spesso con il mento sfuggente; il collo è sottile e magro; il naso è piccolo e stretto e può essere lungo ed asimmetrico; la pelle è secca, sottile, abbastanza olivastra, con pori piccoli e chiusi; i capelli sottili, scuri, ispidi, crespi; gli occhi piccoli ed infossati, scuri o grigiastri; la bocca larga, labbra sottili e strette; i denti irregolari, sporgenti, con le gengive rientrate.
IL VISO DI PITTA è a forma di cuore, spesso con il mento appuntito o sporgente; il collo è medio; il naso medio e ben fatto; la pelle è chiara, calda, sensibile, con presenza di capillari visibili, eruzioni cutanee, lentiggini e nei; i capelli sono fini e chiari o rossi; gli occhi sono di grandezza media e chiari o color nocciola e molto luminosi e con sguardo penetrante; la bocca e le labbra sono medie; i denti di grandezza media e un po’ giallastri.
IL VISO DI KAPHA è grande, tondo; il collo è grande così come il naso; la pelle è spessa, oleosa, unta, con pori dilatati, fredda e pallida; i capelli sono grossi, folti, ondulati e castani;gli occhi grandi azzurri o marrone chiaro; la bocca e le labbra sono grandi; denti forti, bianchi, con gengive forti e sane.