L'AYURVEDA E IL NATURALE.
L’ayurveda ha una visione della vita meravigliosa nella sua semplicità e completezza.
Gli esseri e quindi anche l’essere umano si situa all’interno ed è egli stesso contenitore di forze che agiscono in natura nello spazio e nel tempo seguendo delle regole ben precise.
A livello spazio, per esempio nel corpo umano le forze o dosha sono alloggiate in differenti parti del corpo:
Kapha nel polmone- olfatto, gusto
Pitta nello stomaco e nel fegato- occhi,
Vata nell’intestino- (sistema nervoso) udito, tatto.
A livello tempo durante la giornata si susseguono ore che dalla mattina alla notte sono caratterizzate dalle forze (dosha) di:
Kapha, acqua, la mattina al risveglio,
Pitta, fuoco a mezzogiorno
Vata, aria la sera.
Durante l’anno
in inverno predomina kapha,
in estate pitta
nelle mezze stagioni vata.
In pratica…
I disturbi della stagione autunnale, aggravata da vata sono dolori articolari, cervicalgie, depressione, costipazione….
La terapia quindi sarà antivata : purificazione intestinale ( è il periodo migliore per fare il trattamento panchakarma per esempio) massaggi, cibi cotti con amore, riposo e aromaterapia
I disturbi della stagione invernale aggravata da kapha colpiscono principalmente il polmone e le prime vie aere respiratorie, tosse, raffreddori, astenia, letargia.
La terapia quindi sarà anti kapha : deumidificazione, digiuno, calore, saune, cibi frugali, nutrienti ma ben digeribili.
Alla data attuale siamo ancora in periodo vata, ma guardare, senza dar retta al calendario, il tempo e il nostro fisico per “vestirci” (curarci, mangiare, dialogare) dovrebbe essere la regola.
Ossia in base al tempo meteorologico reale ( vento, pioggia e primi freddi fanno l’ autunno; umidità al mare e neve in montagna fanno l’inverno) si osserveranno le varie stagioni.
Curiosa una frase del Charaka Samhita che più di un millennio di anni fa riteneva che i politici e persone malvagie potessero essere capaci di sovvertire le stagioni…
La meditazione e la concentrazione di quello che sentiamo e di dove siamo, di quello che stiamo facendo e quando lo stiamo facendo è quindi importantissima.
Se una persona è di tipo kapha, (in realtà è molto raro vedere un puro kapha se non i bambini piccoli prima dei tre anni), questa deve tener conto di più dell’inizio dell’inverno- kapha, coi suoi rimedi,
se è di tipo pitta, questa riuscirà a trovare beneficio anche da un bagno al mare in inverno,
se di tipo vata, l’autunno lo sentirà negativamente di più dell’inverno, il cosiddetto tipo metereopatico che è innervosito dalle giornate di vento e di cambiamento climatico e ottimi per quest’ultima persona saranno i massaggi.
I disturbi dovuti ad un aggravamento di un dosha a causa stagionale hanno una prognosi quasi sempre benigna secondo l’ayurveda, ossia sono facili da guarire, mentre quelli più gravi sono i disturbi dovuti ad uno squilibrio contemporaneo di tutti i dosha (le tre forze: kapha, pitta e vata) e l’unica terapia a volte rimane solo quella di dare un sollievo al vata (Vata tipo è colui che ha bisogno di compagnia, di massaggi, di cibo cotto, cucinato da altri con amore, di riposo, di caldo.
La persona Vata, o le situazioni vata : poca concentrazione, fretta, troppo lavoro, troppo movimento, perdite, lutti, depressione, malattie, cibo stantio, vecchio, non sano, artificiale, alcool e stupefacenti, sostanze voluttuarie tra cui lo zucchero bianco, denutrizione, o il mancato soddisfacimento dei bisogni naturali, sono fattori di facilitazione all’entrata e all’aggressione di virus e batteri (le malattie esogene di cui la Charaka Samhita, nadav nivam parlano)
Da qui si evince come la prevenzione stia nel distruggere le cause vata o nel rendere quelle imprevedibili più sopportabili con l’aiuto amorevole di altre persone di altra costituzione e con maggiore energia.
ALIMENTAZIONE
Il miele distrugge kapha più di ogni altro, il ghe distrugge pitta e il sesamo distrugge vata più di ogni altro”
In Autunno
Prediligere i cibi che distruggono Vata
Radici, cibi cotti, olii spremuti a freddo, sesamo, semi freschi oleaginosi leggermente tostati, cereali, latte e latticini cotti, legumi ben cotti , verdure, frutta a volontà ( ricordo che le solanacee : peperoni, patate pomodori e melanzane non sono cibi graditi in ayurveda).
Verdure del posto e di stagione
Spezie.
Ridere 5 minuti al risveglio e al momento di coricarsi. Svegliarsi presto.
Evitare
Cibi freddi, congelati, yogurt zuccherato e freddo, vecchi stantii, preconfezionati, zucchero, caffè, cioccolato, the, prodotti da forno, cibi secchi. ( in generale per tutti sono nocivi ma soprattutto per Vata)
Parlare troppo, troppo esercizio, andare a dormire tardi, mangiare troppo tardi la sera.
Sentire brutte notizie, vedere film horror o tipo triller.
In Inverno:
Prediligere i cibi che distruggono dolcemente ma efficacemente Kapha.
Miele: non deve avere aggiunta di zucchero bianco, antibiotici e mai deve essere scaldato( contiene vitamine preziose e si parla di blocchi di srotas con i miele scaldato a più di 45 gradi: quindi sempre aggiungere il miele a liquidi tiepidi…)
Cibi frugali, caldi e di stagione.
Spezie calde ossia con energia Pitta : zenzero, cannella, chiodi di garofano, erba silvia o verbena, menta, alloro, basilico, salvia, pepe nero ( non peperoncino rosso)
N.B.(evitare troppe spezie e sale in gravidanza )…
Digiuno ( non per tutti), o solo zuppe calde di legumi per un massimo di un giorno alla settimana.
Movimento (ginnastica, fisioterapia polmonare, camminate nell’aria fresca)
Studiare.
Evitare ciò che fa accumulo di Kapha e muco alla fine
La frutta dolce, il latte e i latticini ( kapha) non sarebbe bene mangiarli ma se proprio si vuole, si può, ma che la frutta sia rigorosamente di stagione e/o cotta e che i latticini abbiano l’ aggiunta del fuoco (pitta) nella forma di spezie calde o cottura.
Dormire troppo o subito dopo mangiato, stare troppo in casa o al chiuso.
NON SOLO PANE
Autunno-Vata è collegato a sentimenti come la paura , volubilità, l’irrequietezza, la depressione, l’ansia ma anche il voler stare con altre persone mai conosciute , la socievolezza, la voglia di novità e di cambiamenti.
Inverno-Kapha è legato a sentimenti belli come la capacità di perdono e l’amore compassionevole, alla capacità di ricordare e di studiare con profitto, ma anche all’invidia e all’attaccamento.
Prenderne coscienza può essere utile nell’indirizzare il nostro comportamento e a giustificare i nostri sentimenti, successi o nostre sconfitte.
ALTRI ACCORGIMENTI
Le malattie batteriche e virali, influenza e parainfluenzali si trasmettono con le goccioline di saliva e nasali sospese nell’aria indirettamente o tramite contatto mano e mucose.
Le mucose sane però hanno anche delle barriere potenti anche se non come la pelle.
Tuttavia è nel confronto fra più numerosi batteri o virus e nel grado di immunità personale che poi risulta la malattia.
L’igiene è si importante ma anche altri accorgimenti economici.
Il neti o lavaggio del naso se fatto a regola col sale o acqua calda o con polveri va bene, attenzione alla stagione invernale perché può rimanere all’interno dei seni nasali ed essere terreno per batteri.
Buona regola è pulire i denti, la lingua e il naso con polveri, oli naturali (ved. Sito www.webalice.it/prema1975) tutti i giorni e tenere in bocca chi è a contatto con malati un chiodo di garofano o una bacca di ginepro (non più di 2-3 al giorno) o di eucalipto.
Scaldare la zona renale con sale scaldato in una padella antiaderente e messo per esempio in una federa, ben avvolta su se stessa ( non bruciarsi) ai primi sintomi di raffreddamento, può essere di sollievo. Tenere i piedi all’asciutto. Fare maniluvi e pediluvi (per chi non ha la vasca da bagno) e suffimigi con 2-3 goccie di buona qualità di eucalipto, lavanda, pino mescolati con un cucchiaino di miele.
Non soffiare il naso troppo forte ( non insegnare a farlo ai bambini!) e una narice alla volta.
Aglio e cipolla e cibi piccanti anche ai bambini ( pepe nero e zenzero) basilico, rinforzano il polmone.
Lo zucchero candito ai bambini potrebbe essere gradito.
Non fumare ed aereggiare le stanze.
Portare l’umidità tra i 40 e i 60, riduce il desiderio di riscaldamento, che durante il sonno poi non è molto salutare.
Preferire al cotone e ai sintetici, la lana che è un ottimo idrorepellente ed anche perciò antibatterico.
Se si è allergici alla lana , come i sintomi di prurito e di freddo all’alba che sveglia, spesso e volentieri si hanno dei parassiti intestinali ( fare cura con artemisia o hindana)
Dare il segno della mano in india forse lo si sta facendo per imitazione occidentale ma bello sarebbe che fosse sostituito qui da noi dal namastè e da un sorriso che vuole dire anche “la mia anima saluta la tua”, magari in ospedale o in ambienti, uffici, scuole dove ci si conosce, per iniziare.