Tessuto adiposo che colpisce anche le persone magre, solitamente di sesso femminile.
Si localizza in una distribuzione in estetica esternamente che, a volte, può provocare anche dolore.
Può risultare a formare piccole zolle fino a grandi zolle e poi addirittura forma un aspetto a materasso.
Le cause sembrerebbero ormonali: estrogeni endogeni, (di produzione individuale ) ed estrogeni esogeni ( eso: esterno : pillola anticoncezionale, cibi arricchiti fraudolentemente di estrogeni).
Innegabile causa è lo stile di vita sedentario e l’alimentazione.
In ayurveda, come ho già scritto, i blocchi di qualsiasi tipo, vuoi cellulite o altri (fibromi, cisti) che il tessuto linfatico non riesce a drenare sono causati da ama ossia tossine anche definibile come cibo non digerito.
Per diminuire ama occorre aumentare agni ossia il fuoco digestivo, questo come prevenzione.
Come terapia occorre trasportare ama dalle zone periferiche (gambe, braccia addome ) alle zone centrali (intestino) dove verrà escreto per vie naturali (virechana – uso di purgativi e basti - clisteri medicati) ( virechana e basti sono due delle cinque pratiche del PANCHAKARMA).
Il massaggio ayurvedico per la cellulite generalmente è antikapha quindi ottimi sono gli oli caldi (sesamo), i massaggi vigorosi, che durano a lungo, quotidiani e drenanti in senso centrifugo e centripeto ( dal bacino ai piedi e dai piedi verso il bacino).
Dopo un bel massaggio antikapha generalmente si sentirà l’urgenza ad urinare.
Esistono inoltre, per zone difficili di consistenza dura elastica insomma di vecchia data, una metodica conosciuta come pinda swedana, che consiste in un tamponamento simmetrico ( ossia tramite due operatori che agiscono simultaneamente) con sacchettini ripieni di erbe medicinali opportunamente oleati e scaldati
Dopo il massaggio con olio generalmente segue la sauna con vapori, swedana, simile al ben conosciuto bagno turco.
La sauna può essere anche fatta solo localmente ( sull’addome, pancia e fianchi o body con la testa al di fuori del vapore ( quindi ben sopportabile da chiunque).
I risultati sono ottimi se la cellulite è giovane: si possono perdere anche un kg al giorno solo con massaggi e sauna .
In caso di cellulite di più vecchia data, tali massaggi sarebbero da inglobare nel panchakarma. Essa e’ una pratica purificatoria da effettuare dopo i 35- 40 anni almeno per due volte all’anno. (controindicata nei bambini prima del 7 anno, donne incinte e persone seriamente debilitate con tumori, tbc, hiv, ecc.)
In relazione al panchakarma, o pratica delle cinque azioni, la persona deve seguire una dieta sia prima , durante e dopo.
La dieta è generalmente priva di alimenti unti, stantii ( farine bianche e lievitate , pane, cibi in scatola, congelati, riso brillato, zucchero bianco, ) e ricca di alimenti vivi e freschi ( verdure crude, ben tritate ed insalivate, cereali in chicchi e legumi ben cotti e speziati in maniera forte ed oleati) .
Il peperoncino rosso non e’ permesso, troppo piccante, oltre ad appartenere alla famiglia delle solanacee, le spezie invece ok sono il pepe nero, l’ajovan, lo zenzero, i chiodi di garofano, timo, origano, salvia, cumino, coriandolo, finocchio, curcuma.
I virechana e i basti (ossia purghe e clisteri) devono essere preceduti e seguiti da questa dieta con prodotti erboristici che aumentano agni, almeno per un mese.
Inizia tutto con la pratica dell’oleazione interna che dura circa una settima prima del giorno virechana, o purga, (da fare in ambiente medico ) .
La sera si prende olio di ricino e la mattina a digiuno cucchiaini di grut o ghee medicato in quantità crescenti.
Il significato dell’oleazione interna prima della purga e dei clisteri viene spiegato con un paragone.
Il paragone del corpo umano adulto e del pezzo di stoffa macchiato in letteratura ayurvedica è molto forte e significativo.
Per riavere in buono stato un pezzo di stoffa macchiato non serve colorarlo con un altro colore, mascherando la pecca, perché il colore non sarà omogeneo…Il metodo è togliere prima la macchia.
Aggiungerei che le macchie vecchie oleose e appiccicose come è caratteristica delle tossine (AMA) si cercano di sciogliere prima con altro olio fresco più idrosolubile. Come facevano le massaie di una volta oliavano con altro olio una vecchia macchia di olio.
Per l’ayurveda il principio del panchakarma non è quello di lavare l’intestino con molta acqua ma di togliere le macchie.
Allora non ci sarà bisogno di lavare troppo energicamente rischiando di seccare le mucose intestinali o irritandole: la terapia infatti si avvale di basti o clisteri di acqua bollita da 300- 500 ml al massimo al giorno e non tutti i giorni, arricchiti di oli ed erbe.
A conferma della dolcezza del tutto chi ha fatto già tali pratiche generalmente le rifà volentieri anche virechana (purga fino a far passare acqua quasi trasparente ) trattamento che è il meno gradito .
Inoltre vivo è il ricordo della chiarezza e della leggerezza non solo del corpo ma anche dei sensi dopo aver fatto virechana. La vista, l’olfatto l’udito, il tatto migliorano e si sente un appetito sano che si sazia ai successivi pasti frugali.
Già ci si sente un po’ più giovani il giorno dopo virechana.
Il ringiovanimento vero e proprio, o rasayana si fa dopo il panchakarma.
Il mantenimento dei risultati è necessario. Non si deve ossia ritornare allo stato di vita precedente (pigrizia intestinale, vita sedentaria, alimenti no, respirazione ansiosa ed inefficace) . Tuttavia i risultati durano da uno a due anni dopo comunque.
Per aumentare agni la respirazione è importante perché l’ossigeno brucia.
PRANAYAMA : KANAPATI - la respirazione ayurvedica
Dopo aver preso dimestichezza con la respirazione normale: espirazione che dura il doppio dell’inspirazione e con giusta espansione toracica e addominale in inspirazione…
Per bruciare i grassi, l’espirazione deve essere, in kanapati, eseguita con forte contrazione volontaria addominale e facendo uscire l’aria dal naso.
Le mani a coppetta e la flessione in avanti in posizione dell’eroe possono aiutare.
I più esperti possono farla anche su una sedia almeno per una dozzina di volte un’ ora dopo mangiato.