Tra i movimenti dei tre dosha e lo scorrere del tempo c’è una precisa relazione. L’aumento o la diminuzione di Vata, Pitta e Kapha, infatti, sono legati non solo ai diversi momenti della giornata, ma anche all’alternarsi delle stagioni.
La mattina, dal sorgere del sole fino alle dieci, predomina Kapha: per questo ci si sente energici e freschi, ma anche un po’ pesanti. Dalle dieci del mattino alle due del pomeriggio è il momento di Pitta: aumenta l’appetito e ci si sente leggeri e più caldi. Dalle due del pomeriggio al tramonto è Vata ad essere predominante, facendoci sentire attivi, leggeri e freschi. La sera, dalle sei alle dieci, torna di nuovo a essere attivo Kapha e si provano inerzia e scarsa energia, ecco perché il pasto serale dovrebbe essere molto leggero; Il tempo che passa fra le dieci e le due del mattino è quello in cui Pitta ha la sua massima attività, ed è proprio in queste ore, infatti, che avviene la digestione. Le ore che precedono l’alba, infine, sono ancora un tempo Vata.
In autunno, da settembre a novembre, predomina Vata, ed in inverno Vata si è aggravato provocando a volte sonno leggero ed interrotto, pelle secca, stipsi, nervosismo. L’inverno, da dicembre a febbraio, è una stagione Kapha, per questo motivo raffreddore, tosse, congestioni e bronchiti sono così frequenti proprio in questo periodo. All’inizio della primavera, da marzo a maggio, Kapha che è aggravato può provocare episodi di pigrizia, letargia, aumento di peso. Man mano che si avvicina l’estate Pitta comincia ad aumentare, poiché il calore che sale accresce anche quello di questo dosha, a volte può dare origine a disturbi quali bruciori agli occhi, scottature solari, orticaria, dermatiti, acidità gastrica.
Il tempo governa anche i cicli della vita umana che, secondo l’ayurveda, può essere suddivisa in tre grandi periodi: l’infanzia, la maturità e la vecchiaia. Anche in questo caso lo scorrere del tempo è collegato all’alternarsi di Vata, Pitta e Kapha.
Durante l’infanzia predomina Kapha ed è per questa ragione che i bambini possono essere colpiti da disturbi Kapha quali congestione dei polmoni, tosse e raffreddore. Kapha prevale fino ai sedici anni. Dai sedici ai quarantacinque anni, invece, nel periodo della maturità, il dosha predominante è Pitta. In questo periodo l’uomo è attivo e pieno di vitalità. Nella vecchia, infine, domina Vata, cui sono associati disturbi quali tremori, mancanza di respiro, artrite, rughe e perdita di memoria.